sabato 24 settembre 2011

Rassegna speciale: il riconoscimento della Palestina all'ONU:
le parti più importanti del discorso di Mahmud Abbas

Da "El País", 23/09/2011

Traduzione di Monica Bedana

"Siamo l'ultimo popolo occupato"

Questi sono i passaggi più rilevanti dello storico discorso el presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese, Mahmud Abbas, all'Assemblea Generale dell' ONU, per reclamare il riconoscimento come Stato di pieno diritto.

- “Dopo 63 anni di sofferenza, basta, basta, basta. E' ora che il popolo palestinese ottenga la sua libertà ed i suoi diritti. E' arrivata l'ora della primavera palestinese, dell'indipendenza”.

- “E' il momento della verità. Il mio popolo sta aspettando di ascoltare la risposta del mondo. Siamo l'ultimo popolo occupato. Permetterà il mondo ad Israele di stare al di sopra della legge? Ciò è accettabile?”

- “Credo che nessuno che abbia una coscienza possa respingere la nostra richiesta di essere uno Stato indipendente”.

- “Tendiamo le nostre mani al popolo ed al Governo di Israele per raggiungere la pace. Costruiamo insieme in modo urgente un futuro per i nostri figli, costruiamo i ponti del dialogo al posto dei controlli e dei muri di separazione”.

- “I nostri sforzi non puntano ad isolare Israele né a delegittimarla, bensí ad ottenere legittimità per il popolo della Palestina. Vogliamo solo delegittimare l'azione dei coloni”.

- “Negli anni scorsi abbiamo bussato a tutte le porte e percorso tutte le strade. Abbiamo preso in considerazione ogni idea ed ogni proposta. Tutti quegli sforzi sono stati frustrati dal Governo di Israele, che ha rotto i negoziati di pace”.

- “Il Governo di Israele continua a confiscare la terra dei palestinesi attraverso gli insediamenti e accelerando la costruzione del muro. Continua le sue aggressioni alla striscia di Gaza”.

- “Negli ultimi anni, gli atti criminali contro i nostri cittadini si sono intensificati. Oggi hanno assassinato un palestinese che stava facendo una manifestazione pacifica. Sono responsabili dei crimini dei coloni. Questa politica distruggerà la soluzione dei due Stati”.

- “Continueremo la nostra resistenza pacifica all'occupazione di Israele, alle sue colonie, alla sua politica di apartheid”.

- “Aderiamo alla rinuncia della violenza e al rifiuto del terrorismo, in particolare del terrorismo di Stato”.

- “L'OLP è pronto a tornare al tavolo dei negoziati se c'è una sospensione completa delle attività dei coloni”.

- “Abbiamo un solo obiettivo: poter essere. E saremo”

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